1
I tuoi occhi si alzano
e silenziosi parlano ai miei
che dispiaciuti ti vedono
nel bagliore di un decollo subitaneo
di già lontano
nel timido cielo del desiderio.
2
La strada alberata,
lunga un ricordo,
attraversa il cielo chiaro
spazioso come un cuore
perso nel sogno
della vita che mi ha liberato in sé.
3
Il lampione fiorito di luce
rende l'oscurità un sogno
colpendo un geranio sul davanzale assorto
mentre il tempo scrive
con le rime delle tue gambe sfuggenti
il segreto della notte che ci tiene ostaggi.
4
Quando non seguirà un respiro all'altro
Il mare mi porterà con sé
in qualche onda lontana
dentro cui sognai l'amore guardandoti
nella marea del tempo
disperso in me.
5
Studio la luce
ma imparo il tuo nome.
6
Sei proibita anche mentre godi
così asfittico ti osservo
con lo sguardo che è un preservativo di emozioni.
7
Non si dice quanto sei bella,
ma si ascoltano le strade dirlo
con tutti quei clamori silenziosi
che ci aprono la via.
E ogni tuo sguardo
è un approdo nel mondo.
8
Il vento mi getta le tue forme addosso,
mi tocchi e mi baci nelle capriole della bellezza.
La luce ho visto
sentendoti ridere lungo la via
con l'afa in me che deragliava
sui colori della tua gonna.
9
I lenzuoli sembrano colline
ma plasmate dai nostri sogni.
Baciandoti
ho bevuto una tazzina
di cielo smisurato
bollente e fresco di gioia.
10
Sono ancora e per sempre
quell'estraneo di me stesso.
Esploro il giorno e trovo gli altri freschi in me.
Scovo tutto ma non la forma del mio nome
che invece balla chissà dove persa nei venti tuoi.
Solo esisto
piccolo nell'altro
mentre tutto qui si tinge
di forme nuove in movimento.
Io sono nel mondo che m'incontra,
Io parlo
con la tua voce.
11
Cade una foglia
sotto il peso della luce
ringraziata dal silenzio
a cui ha dato ristoro
nell'ombra di un irripetibile fruscio.
12
L’autismo è leggero
quando leggo le righe delle tue gambe.
13
Attraversata
l'arida notte
i siccitosi cuori
dei giovani
si dissetano nell'alba.
14
Gli occhi persi sul canale
li ritrovo innamorati
tra le forme di una ragazza che passa
mentre la notte applaude alla vita
negli acuti lumini
delle sue immacolate stelle.
15
Il cielo chiaro hai sulla lingua, una bufera di idee mi scuote quando parli.
Se ti guardo, morire mi sembra giusto. E tanto mi chiedo se qualcuno anche io ho ucciso di stupore.
16
Gridano le rondini, guardano il cielo i figli
e tutto il rapido universo balla in noi
in un insipido piacere di turisti
che osservano le forme tutto il giorno
allungarsi come lacrime nell'ombra.
Piange sulla candida sorella il sole intanto
stremato al suo tramonto.
Non sa di essere il cielo solo qui dentro
così dovunque.
17
Il silenzio della carta già racchiude
il muto suono della poesia
che vive in te.
18
I ragazzi
affamati di vita
fuggita la notte
si nutrono dell'alba.
19
Quando sei uscita, la luce non si è spenta.
20
Una donna cerca il futuro tra le foglie dei suoi occhi.
Sente il fruscio che passa, trova luce e buio.
I passanti si riparano nella sua chioma
e fra un tramonto e un'alba
si rinfresca d'infinito
nel mare delle stelle.
21
Dove vai coi bei ricordi
o vita mia?
Esiste un mondo dove giungono i respiri che ci hai tolto
dandoli alla via?
E della palma che vedo scuotersi d'amore calda al vento, che cosa resta?
Si acciuffano i suoni di cicala nel momento tuo più pieno.
Allora dimmi, che cosa resta? Di questo candido furore
che tutto e'
e che non si arresta?
E dunque spiegami
sarò mai morto
se questo verso è vivo
se tutto e' pieno qui
come l'istante adesso
di quel bel mare
che porto dentro
pieno di onde
salite in cielo
per naufragare
perdute in te?
22
Nei posaceneri atterrano le emozioni,
mentre i respiri stappano la vita
e i calici dei gesti me ne ubriacano.
Le parole mi guardano
nelle immagini che passano,
incredule,
di lasciarmi a un passo da tutto
eppure in nessun luogo.
23
Lingue cancellabili montano nuvole di allegria
dove si incontrano
i fragili segreti dei nostri cuori.
24
Silenzioso come un'arena
ascolto il giorno.
Le sue parole naufragano sino in fondo a me
dando alla notte
un motivo per brillare.
La poesia e' come il mondo scritto in un momento
che ti porti dietro e scarti
quando non trovi nella dispensa un avanzo da vivere.
La composizione ci copre di stelle
e il tetro armadietto del petto
aperto dalla fame
si tinge di un chiarore lontano
pronto a sfamarci di magia.
25
Suona
il faro della vita
nel mare
tramite la voce delle onde
entro cui si placa la corsa di ogni affanno.
Vola il mezzogiorno
eterno in me
e ogni respiro diventa un granello
che si aggiunge
alla spiaggia della vita.
26
Sentivo molta luce quando hai detto ti amo,
onde e altri colori erano prigionieri.
Dormiva in me persino il vento
persuaso dal tuo cuore
che tutto l'altrove fosse lì, in una corsa tua di curve
in quelle solide parole
e in quel costume
dentro cui c'era il mio tempo
incredulo a sognare.
27
La vita se ne va
come una foglia sul mare
abbracciata dalle onde
colpita dalla luce
cullata nella solitudine
accolta da uno sguardo
e per sempre persa
in un segreto infinito.
28
Quando ci sei tu, le ombre casalinghe diventano oli su tela.
Sei un esercizio di istanti.
La luce è sulle tende, e tu, disegnata nei lenzuoli.
Il tratto dei tuoi movimenti fa il mio fervore.
No dai, fermati, così non vai più via...
29
Avrei voluto conoscerti su Tinder quando dicevi di averlo scaricato per gioco con un’amica la sera.
30
Il vento accende un fuoco
d'inquietudine nel mio cuore
quando capisco
d'essere una forma vuota
entro cui prigioniera
s'infervora la vita
che di sconfinata potenza
gonfia ogni angolo di questa galera
per vedere fin a che punto regge
il confine che scolora
e per trovare un varco
da cui fuggir serena
nel gelo limpido de la maestà
che è,
che quindi sono
e che già sento
in questo guscio di noia
che inspiegabile
racchiude
lo stesso infinito
da cui è travolto.
31
I fiori gridano
ciò che una bocca non può.
32
Ho bisogno di accendere cose
oppure stare immobile nel parcheggio del petto
perché se giro l’angolo e scopro il tuo manifesto rimasto
suonano allarmi in tutta la città.
33
I nostri occhi sono le basi di un ponte
calpestato da infinite promesse
che sognano la vita sulla tua voce
insieme a me che passeggio
verso la casa che sei.
34
Tramonti in un orizzonte
per sorgere nell'altro
silenzioso mentre vai
copioso di luce
ad accendere le forme
che vivono
nel buio altrui.
35
Testa sulla sabbia, il mio sguardo legava cose su di te.
Formiche d'occhi esploravano i sogni del toccarti senza toccarti.
Corde e fatiche di sentimenti costruivano templi su curve.
Un capezzolo rosso di sangue, un palcoscenico dolce.
I respiri cadevano come le onde
sulla battigia dell'emozione.
36
Gli schermi rubano
ciò che non sai di avere.
37
La mattina scalda le tende.
Per raggiungerti evito caricatori, fili,
telefoni spenti ai bordi del letto.
Ti guardo, poi dormo
prima che i minuti
ti facciano tornare diversa
come le ore di un bel giorno che passa.
38
Il mare surclassa ogni piscina,
non esiste finestra più luminosa del cielo,
è introvabile un giardino più magico del bosco,
manca l'abito che vesta come un sorriso.
L'ombra dice che brilli
mentre in nessuna cassaforte e' custodito il mistero
che vola e cinguetta in te.
39
Questa vita si lacera
come la tela dei miei occhi
che vedono tutto
ma non cambiano niente.
40
La tempesta dell'età
si abbatte sugli alberi rigonfi
e sugli specchi delle porte
se ci passi un pò vicino.
Il vento di Berlino strappa getti di fontane
e io con questa faccia pulita dal fruscio
mi sento come il carnevale:
sono un altro sotto di me,
e della vita cerco il buio
perché tutto lì e' più chiaro.
41
Berlino e' una città senza parole,
e' la poetica del caos,
la guardi ed è sempre nuova.
Tutto succede e non succede,
di tutto e' vestita eppure è nuda.
Le nuvole corrono come la disperazione,
i bambini si sparano l'acqua sotto l'acqua
e anche i più tristi sono più felici a Berlino.
42
Sono contento quando compro la frutta giù al mercato
e quando annuso il pane fresco
che sa di aria e di magia.
Raccolto poi nei sensi, ascolto il fruttivendolo cantare la faticosa vita
e le maturate ore, che sempre odorano della stagion che passa.
E come tutto noi sappiamo
del sole ricevuto
e dell'amore dato.
43
Un barbone colpito dal tramonto
cerca di volare euforico sul carrello della spesa
dentro cui tiene tutto
ma cade in mezzo ad un incrocio bagnato
apparendo come Gesù Cristo trafitto sull'asfalto.
Avvolto in un accappatoio sporco poi si alza
qualcuno lo aiuta
si allontana zoppicando.
Il carrello purtroppo è rotto.
Risale il grigio marciapiede seguito da radi occhi scettici.
Si posa sull'immensa nuvola della città
e alla sua destra compare un'ombra
dalla sagoma nobile
come i sogni che ci ha trasmesso
cadendo impotente
sotto la forza della vita
tradito dalla fede
che aveva nella bontà.
44
Gigli bianchi
protesi verso lampadine cadenti
nel club oscuro
ricordano la speranza che tutti noi abbiamo
di trovare un pò di bellezza
sotto la poca luce che trapela
nell'ombra della vita.
45
Un giglio bianco sotto luce di bancone
grida aprendosi come un becco.
Urla davanti ai lineamenti scolpiti di chi aspetta un drink.
Tra petali e bottiglie
il ghiaccio finisce nei bicchieri.
Il giglio grida la sua candida verità, ma noi preferiamo la nostra sporca sete di confusione.
46
Lungo il telo della vita
si stende il sole
mentre un'ombra dilaga in noi.
47
La povertà è nelle metro ad agosto.
Sudati ci schiacciamo nel tubetto
sperando che ci usi Caravaggio.
48
Facevamo viaggi nel significato.
Lo schermo è stato l’apice delle invenzioni umane.
Ci allontanerà da noi stessi e poi ci abbandonerà come le fidanzate quando non sapevamo amare.
49
Tutta la vita
passa
dentro a un sorriso
immaginato al bar.
50
I riflessi del canale hanno cucito quest'ora in me.
L'azzurro del cielo è il colore della fame
e ogni giorno abbraccio una carestia piena.
51
Il frastuono del pomeriggio quando tutti dormono è troppo forte:
riecheggia nei vuoti salotti di me stesso uno slogan candido.
Tornavi a casa con la bici piena di fiori e di verdure
suonavi il campanello
squillava la tua voce.
Sono io!
e pronto il sole ci serviva bello il mondo, e tu tornavi, con la mia gioia.
52
Mi vedo bello
riflesso nei tuoi denti.
53
Mi circondo
di quel che non so dire
perché nel muto chiarore della vita
trionfa
un cielo senza direzioni
e io così mi perdo
nell'idolatria del mondo.
54
Non ho visto soldi volare
ma solo ricchi guardare il cielo.
55
Arriverà l'attimo
e noi saremo increduli
a osservare
il mondo che se ne va
curiosi e impauriti
naufraghi di un galeone
pieno di ricordi
costati la fatica
che ci ha traversati.
56
L'odore afoso del pomeriggio
crea lunghi pensieri
ma brevi amori
i quali come il ghiaccio nel tè rinfrescano
il mio falò.
57
Bella la vita,
come una piazza
aperta sul cielo
disponibile allo sguardo
piena di luci e di promesse
dimenticate tra il mormorio dei passanti.
Bella la vita,
come un giglio
candido e leggero
profumato un attimo
del più trionfante piacere
che fugge scrivendo in noi un verso
indelebile nel suo ritorno
dentro l'eterna vita degli altri.
58
Un sorriso di notte
sulle luci riflesse
piove nella vita
dopo baci mondani
portati dal vento
in un bagliore già corso.
Tu sei per me un sorso di vita
bevuto al mare
fantasticando nel sole
sullo splendore dell'acqua
che si aprirà
sotto il peso dei sogni
nelle onde del destino
mentre al silenzio del cielo
non importa il mio nome.
59
Questa vita e' una montagna
di cui non conoscerò la cima,
da cui non vedrò
i chiari mari sconfinati
entro cui si scioglie
nell'orizzonte
la vertigine dell'eterno amore sognato,
perché salire
mi prende arti e sospiri
nell'abbracciare l'irsuta roccia
su cui si spande un tenue fiato di speranza
subito perso
sul dorso gelido della realtà
tra la fatica ancora
che fa parir la morte
una vera madre
che nuovamente mi accoglie.
60
Un piccione corre
sulla banchina della metro
a tarda ora
come un uomo disperato
che sogna di trovare la notte in un respiro,
nera e blu, fresca e profonda
con gli alberi che scintillano e cicalecciano
coperti dal suo fervore,
mentre invece arranca
sotto la finta luce
dei traguardi umani
perso per sempre
in una delle tante stazioni
che legano il vuoto
nella galassia della città.
61
Piove,
la vita e' nella sabbia
che esala ad ogni colpo
l'odore polveroso
e il tonfo muto
di ciò che hai perso, correndo
euforico e angosciato,
nel miraggio della terra.
62
Le onde scintillano, l'arsura graffia,
l'estate canta con la voce delle cicale e la punteggiatura del vento
gli attimi non riescono a passare trafitti dal sole
e anche l'eterno è solo, quando si tuffa in me.
63
Ho guardato un incrocio per più di un'ora,
tant'erano belle e curiose le persone che transitavano
sopra quel canale cittadino pieno di cigni e ratti affamati.
Come virgole di fumo
ci diradiamo nello splendore della vita
per le strade di un sogno.
64
Sgocciola su di te la rada pioggia estiva
mentre il sale rappreso sui mattoni è più dolce delle mie lacrime.
65
Ogni uomo legge
il suo libro al buio.
66
Inseguivo il tuo profumo parlando
mentre il colore dei sogni ti recitava sulle labbra.
La notte chiedeva il suo cuscino
man mano che finivo in te.
67
Ogni goccia
e' un momento di sole estivo
che s'infrange contro la realtà
e spande
sulla terra
la malinconia del tempo
infastidito
per la ricchezza che porta
alla vita che ci abbandona.
68
Il futuro era ieri
dentro le tante onde
che più non mi consolano
naufragate ormai
in una fotografia di noi
senza ormeggi.
69
Hai guidato l'immaginazione fuori di te
portandomi dove finisce la notte
a sentire il canto del più infinito silenzio.
70
Mi sciogli tra le labbra
un mai e un sempre.
Poi ti guardo
prigioniero del vuoto
incatenato ad un respiro.
71
Sguardi persi e ritrovati
tra la cassa e un mate in pista
osservano la giornata con voracità
come fosse un clamore
che non può essere ritardato
mentre i gonfi alberi cantano
su strade di bagliori.
La vita perde tempo con sé stessa
sulle labbra dei giovani
nei bar.
72
Sei la mia pozzanghera preferita
torbida e densa
cielo e mare del mio perduto bambino.
73
L'attesi mentre pisciava
pensando che magari avrei parlato d'amore
chiedendole perché
dei suoi capricci e dei suoi pensieri.
Avevo trovato le chiavi della notte
sotto il cuscino delle sue guance.
74
Le luci sparse,
riflesse tra pozze bagnate
sulla fondamenta notturna,
svelano un lucido manto d'acqua
al loro fianco
steso tra le case.
Ed è tutto così acceso
quando il sole si spegne.
75
Aspettiamo il vaporetto,
non viene.
Aspettiamo la vita,
non viene.
Intanto il gelsomino che spunta dal cancello
assorda la quiete di profumo.
76
Senza la tua voce
i colori appassiscono,
senza il tuo spirito
il vento naufraga.
Con il tuo siglato amore
invece
si aprono finestre
su tutta la vita.
77
Il silenzio dice che l'amore è senza nome
così le sorde sirene del cuore
avvisano che
la nostra unicità si perde
nelle sconfinate vene del destino.
78
Ogni canale di Venezia
ha le sue stelle
che si fondono nell'acqua
appese sui lampioni,
e dicono: "sì,
l'amore è il paesaggio
che vede il cuore".
79
Con te ho visto tutti i fanali del mondo.
Dove passavi c'era un viale notturno, sordo di chiarore.
I baci erano acqua che ci teneva vivi,
i respiri non davano la precedenza ai sogni
ma li plasmavano.
Finivi sempre dove non potevi andartene
e di me aprivi
tutte le stanze.
80
La vita cade
come l'acqua dal remo di un gondoliere
nel canale oscuro
dove ballano i riflessi
delle stelle e delle finestre accese
tra una vogata
e uno sguardo all'infinito
nelle solcate onde dei tuoi occhi lucenti
che rendono il mondo pieno di segreti
tanto che non mi curo se affogo
in tutta questa riflessa meraviglia.
81
A Berlino
la sofferenza è un monumento.
Un povero che soffre, è un Dio che nasce.
I corvi rigano di nero il cielo già nero,
rotto di luce per via del temporale...
Gli incroci bagnati sono presepi di anime e caleidoscopi di forme.
Passa col rosso il mio cuore, e la polizia non mi arresta.
82
In eterni percorsi l'uomo ha sempre trovato te nei mille nomi che ha dato alla speranza.
83
I soldi comprano tutto ma non i ricordi,
così l'estate solo rimembro,
e la gioia, di essere nel cielo guardandolo.
84
Il sole come un tuono ci colpisce
e il tuo segreto resta
in quell'ombra che non c'è.
85
Ogni goccia è un attimo
di cui il mondo è pieno.
Di lacrime si compone il mare,
i paparazzi ha dentro,
i loro flash argentano le onde
e io mi tuffo
nei silenzi di me stesso.
86
Sotto la pioggia
si trova una discoteca di attese.
87
Il mare
nelle onde
e' come un uomo
perso nelle parole,
che irrequiete,
della profondità
scrivono un verso,
suonato dal sentimento
che sfoca
nell'eterna distanza
che ci lega al mondo.
88
La ferrovia dei sogni non ha orari,
per questo non si può scendere e non si può salire.
Si sta dove si è, sfiorando i petali del giorno
respirando ogni volta
i profumi del piacere.
89
Le labbra hanno acceso un fuoco
poi abbiamo mitigato il dolore chiamandoci per nome.
Da allora ogni voce ha la febbre
quando parla di te.
90
I cantanti melanconici
brontolano il ritornello acuto
abbandonati in una vetrina
inondata di colori
sulla riva della notte
presso Rialto
e morti
sotto la propria voce armonica
come la pioggia
finita sul selciato
tristi risplendono.
91
Ho ascoltato troppa notte,
e il cuore si è riempito di traffico.
92
Sul lungomare la sera passeggiano i rimpianti,
così mi perdo
nella tua mano.
93
Sembrava il canto delle cicale il tuo nome,
lo hai pronunciato e la giornata è diventata più vera.
Guardandoci sapevamo già tutto ma non lo potevamo dire.
Un calore mi ha travolto impreparato
che solo il ruscello della tua vita poteva rinfrescare
lasciandomi essere il letto del tuo futuro abbandono.
94
Un dolce profilo lava i pavimenti del chiosco sul lungomare
con una canna d'acqua lucente a tarda notte,
e mentre l'acqua riflette le speranze
anche il mio cuore ho sentito più fresco.
95
Il cielo divento
steso sulle tue labbra;
vedo un mondo senza parole
dentro i tuoi occhi.
La solitudine di un campo
e' la solitudine di un uomo
eppure, una corolla di speranze si accende in me.
96
Il vento mi getta te addosso
e io incredulo ti accolgo
nell'afa senza voce del mio cuore.
97
Le foglie scintillano frementi in cielo
mosse dal vento
come tutta la vita quando riparte
sulle spiagge
dei tuoi lidi
segreti e sconsolati
dove comincia un festival pieno di stelle
nella perduta e ritrovata gioventù.
98
Il sentiero verso il mare porta al tuo cuore
mentre le speranze
rendono i respiri
dei cieli blu.
99
Ho sentito i fiori sbocciare
quando il profumo della tua terra
ha accarezzato ciascuna onda
della mia sconfinata solitudine.
100
Le campane suonano d'intorno
quando la luce battezza il tuo arrivo
sull'altare degli occhi,
e una benedizione risuona
nella fitta del cuore.
101
Il fumo sussurra
quel che la notte vorrebbe trovare
nelle tue forme acute
danzanti vicino ai fiori
presso cui volano le labbra
su vallate d'amore
mentre i boccioli fremono
dentro il mio cuore
bagnati da lumini serali
che la volta celeste riversa
sul candore del tuo viso
in attesa che una piena inghiotta
le rive dell'ora
che ci continuano
a separare.
102
Una chiatta sposta la solitudine da un giorno all'altro.
Così germoglia il sale
asciugata l'acqua giovanile
dalla vita che e' una brezza.
103
Quando la luce se ne va
via lungo il giorno,
senza che parli
una carezza di solitudine
sferza
la vita
timida e nascosta
tra ciò che avanza di te.
104
Ritarda il buio nel tuo sentiero
così resti un solido tramonto
osservato alla finestra
dal tuo più lontano ricordo.
105
Magnifica e sconsolata
si arrampica come un muro
nel vuoto del cielo
la vita.
106
Il pensiero mi nutri di sguardi.
Odo la vita intonare la sua propria vittoria
quando nella carestia dei giorni
tu sei di me
l'unica dispensa.
107
Perché tu sei
della luce così nitido
il trionfo?
Anche il mare sembra morto
quando esci dalle sue gocce.
Da lì fai un passo e le orme sono eterne
In quel mistero ambrato
mutevole di sabbia.
Un sole e un mai
litigano nella tua ombra
e ogni odore
e ogni brezza e ogni suono
mi saluta nel profondo
di quel luogo che non c'e'
se non vicino alle tue forme.
Così chiara ti liberi nell'aria
e trascolori
gonfia di luce
ogni paragonabile ricordo.
108
Tutta la vita si esercita da sempre
per farti dire ciò che non sai
nell'attimo di chi ti osserva.
109
Un'impeccabile fatica
disegna
Il più candido successo
quando il tuo profumo
germoglia in me
e solo a quel punto abbraccio nel silenzio
quel me stesso latitante
che in cammino sul tramonto
si nascondeva in te.
110
Degli alberi
la chioma costruisce un niente
suonato dal vento
che ripete il segreto della vita
in una lingua nota
solo
allo stupore.
111
I versi della luce
si traducono nelle onde
lette dagli occhi
abbracciate dai tuffi
spezzate in bagliori onirici
sul bagnasciuga dove riposano
le memorie infrante.
112
Il sole scrive i fiori
come l'uomo veste i suoi figli.
113
Sotto la gonfia chioma arborea
si apre un cielo
nel quale frinisce l'ombra e la luce
dei miei silenzi
pieni di domande senza parole.
114
Il sentiero si perde
tra i suoni della luce
nella litania dell'afa.
Oltre c'è solo un oltre
per tutta la vita
uscita calda dalla terra.
115
I rami dell'estate
ospitano messaggi
pieni e mutevoli
inviati all'anima cieca
che non può decifrare
la grande calma
da cui è travolta.
116
La luce
ci separa dall'afa
con distrazioni brillanti.
La notte
ci unisce
nel forno dei sogni
dove lievita
al buio
la vita.
117
Mi piace passare il tempo
alla finestra
guardando il cielo,
cercando le parole
che lo disegnano in me.
118
Su una barchetta di sole
arrivava il tuo sorriso.
L'acqua brillante mi accecava,
tutti i denti volevano guardarti senza permesso.
Era una rima il tuo corpo
che seguiva le virgole del mare
restando un attimo
come tutti i "per sempre".
E mentre i nostri segreti
sono i bagliori di chiunque
tu resti
ogni grande amore.
119
Ho il mare dentro
o in lui sono disperso?
I sentimenti ricordano le onde
mentre i silenzi luminosi incantano
il cielo che scivola
e il vento che culla, spazza
ogni scricciolo respiro.
Restano immaginate
le profondità
come le campane:
suonano, ma dove?
Forse, sono un rintocco smarrito
senza la sua ora.
120
Il lavoro mi lascia povero dentro.
Per questo scappo tra le canne e la battigia
dal primo all'ultimo sole
quando posso:
per riempirmi di vento
e navigare
verso il tesoro che la vita ha dentro.
121
Ad ogni più piccolo brillare del mondo,
un incendio mi gonfia
e mi spinge
dentro invisibili cieli
di gioia.
122
Com'è lunga
la spiaggia del mio cuore.
Qualcuno ci passeggia
alla ricerca di sé stesso,
qualcuno gioisce
della bella mia stagione
sotto il gemito del tempo
perso nel grido di un gabbiano,
perché in fondo il cuore mio è di tutti
e ognuno ha qui
un posto suo segreto
che non conosco
ma che accudisco
con la marea di luce
che ogni uomo
sa portare.
123
La stessa luce
scintilla sulle tue labbra
e nei tuoi occhi
senza inginocchiarsi sconfitta,
regalando quella scossa
che ogni fatica cerca
nel sempre acerbo chiudersi del tempo
così che par mi sfiori la bellezza
come una tovaglia candida
sotto il banchetto della vita
su cui mangia una promessa
d'eternità vorace
che ritrova in te
la succulenta magia
dell'apparir sugli altri come una bracciata
in fuga
dall'infinita morte.
124
Le alte canne
stanno nel vento
col bel pennacchio
di solo certe
che un'oscillare
nel tempo basti
per far tremare
anche l'intorno
del lor morire
quaggiù nel sole
lasciando al caso
quel che sarà.
E sì che mi ricordano
guardandole seccare
che anche qui
il cielo basta
ai miei siccitosi occhi
come a tutto
quel che non so
di me.
125
Torno
a riveder quei cari luoghi
dove fra tutto visse
felice
qualche mio giorno.
E così dice tremante la nuova ora:
"di qui passasti
senza menzioni
eppur con tanti sguardi
registrasti
quel che esalava
splendida l'afa
candida del giorno
e la schiuma
chiara delle onde
sui vostri corpi
maturi e pronti.
Un gruppo di bambini poi
ti gridava euforico nei denti
le parole su cui rideva
la bella estate delle sue curve".
Allora tornano in me tutte le foglie
nella solitudine trionfante
ad essere fanfare
fra dune arse e brulle
dei giorni miei in cui io vinsi
il premio di rimpianti e nostalgia
che subito ricopre
il mare euforico del tempo.
126
La vita e' più bella
lungo il sentiero che intravedi
senza certezze
nella sterpaglia della vita
selvatica e densa
redarguita solo dal cielo
immenso e blu.
127
La natura sì ci parla,
condividiamo la vita
condividiamo la casa
e ognuno in essa cerca
qualcosa che non sa
trovando appena il giorno
e altri ignari viaggiatori
persi lungo il sentiero tragico
di chi non può esaurire
quel che la luce dà.
128
Che bella la natura
persa e ridente
in un fruscio d'occhi,
in una fuga di sentimenti
carezzati.
129
Un faro ritto nel quotidiano azzurro
suggerisce
che non si può arrivare
dove la notte vorrebbe.
130
Il volo degli uccelli deglutisco
in un groppo di cielo
guardandoli.
131
Nella luce mi sono perso
fra le sterpaglie
cercando il mare
ferendomi nei rovi
per averti un'ultima volta
o cara estate
sulla mia pelle
o in un respiro meravigliato
correndo
nella luce delle onde
come se perdendomi
io potessi
restare in te.
132
La notte rimbalza sul Canal Grande
in riflessi di chiarore
diffusi e languidi
tinteggiando i palazzi
del colore che hanno i sogni
sfollati dal cuore.
133
Mi sento
un eco lontanissimo
della festa
che si svolge in me
dentro cui suona l'universo.
134
Il tempo finirà
dopo la nostra premiazione
dimenticata.
Così lo guardo passare come una farfalla
colorata e ballerina,
mentre ogni fatica lotta nel mondo
per innalzare
tra applausi in fuga
una coppa vuota
nel labirinto del tempo
che decide quando
arriverà l'uscita
dalla vita che è una siepe
florida e compatta
tra le cui fronde s'angoscia
poi risorge
il cielo sconfinato
dei sarà.
135
Questo muto sentimento
è la sinfonia del mondo
che scoppia
contro il muro del petto.
136
Ti ricordo
come la massima concentrazione
e la più grande caotica magia
che può stare dentro un istante
enorme
segreto in me.
137
La bandiera del tempo
sventola sul mare un'ombra assente.
Il buio che manca e' la storia che giunge
quando il divieto ti coprirà la voce con il suono delle onde
e tu sarai
un tuffo vuoto
nel pallido orizzonte.
138
Bella la vita
che vestita delle tue mosse
scrive poesie
per chi non legge
e lunga prosegue riflessa
come una luna aguzza
nel mio cuore sognante.
139
Silenzi di navi
mi solcano
come aratri
in traversate d'anima.
140
Una luna riflessa
su lacrime argentee
si culla nel mare
accarezzando la notte
che smisurata
mi dilaga nel petto.
141
Siamo la mozzarella
sulla pizza della vita,
freschi e materni
gettati nell'acido terreno
a tingerci di sangue
e poi nel forno caldo della storia
che ci scioglie e ci prepara
inesorabile
alla via.
Il basilico rievoca il fresco che eravamo
e deglutiti conosciamo la scomparsa
stretti come sempre
fra i denti dalla fame.
142
Sorge
sulla follia
il mare
e le sue onde
dipingono le forze
irrisolte
come all'uomo capita sul volto.
La spuma è il capriccio di uno scoglio,
una corrente, il malumore di un abisso
e il tuo sorriso nella distesa del volto
è come un fiore:
l'amore della terra
che senza pregare
raccoglie offerte
da tutte le speranze.
143
Com'e' asciutta
la pelle del mare
sembra il mio ventre, scarno,
mosso da un profondo
universo che gli respira
dentro.
144
Raccolgo quei pizzichi dal mare
che scintillano
e che se ne vanno al rampicar del sole
ma che poi tornano
a temperar le fatiche di chi vince e di chi perde
sul finir del giorno e oltre l'imbrunire.
Questo divorano i miei sogni
prima e dopo aver cantato
i ritornelli della più cara e luminosa notte.
145
L'uomo
che nuota nella vita
conosce le sue bracciate
ma non l'immensa stagione
entro cui muore il suo coordinato sforzo
di fondersi con la realtà.
146
Quando nuoti nella vita
qualunque bracciata tu faccia
un osservatore vedrà
lo splendore dei riflessi
che il tuo armonico arrancare
produce nella densa e scrosciante apnea dei giorni.
Del mondo sei
la rinascita
quando scrivi una riga nel mare
che qualcuno legge.
147
Com'è pieno
di fresco lo stomaco
gonfio d'acqua limpida,
inghiottita dopo che un pane
dalla crosta ruvida
ha raschiato i dispiaceri
lasciando in cielo
una luna che splende.
148
Il faro lontano non vede
quel che una stella
ferma e fissata
scrive nel marinaio
stanco
di arrivare sempre
in luoghi di sé
che poi abbandonerà.
149
Diventerà il tuo nome come la conchiglia:
un vuoto ricordo
dell'armatura necessaria
per essere bambini
nel buio del proprio silenzio
sul fondale
di un tenebroso universo.
150
Il silenzio regala
quel che le spiegazion non sanno.
E più lo trovo
più saggio mi pare il mondo
che pur non dicendo un verso
espone tutto
nei sentimenti
che colorano le forme.
151
Mi dicono le foglie
che te ne vai.
Sarai diversa
nei miei ricordi
come sei nel mare
una bracciata di passione
ancora nuova
ancora uguale,
del mare un attimo
l'anno prossimo ancora
nelle forme
di uno sconosciuto
desiderio.
152
Io non ho scopo,
se non bagnarmi di luce
e posarmi sui fiori che
ogni stagione dà
per allietare
ciascuna mancanza
e non ferire l'impeto
che se scalfito
evapora
con ogni possibile beltà.
153
I fiori della vita crescono
sotto al cielo che riassumono.
154
Una signora in bicicletta
corre verso la risposta che non c'e'
a guardare il mare
che non dirà
chi a bordo e' del suo viaggiare
alto e delicato
nel cielo senza decollo.
Però lei va
sobria e speranzosa, seduta
nel nido dei suoi caldi perché.
155
Faccio un giro
nelle mie spiagge
per vedere se la marea
ha lasciato
qualche naufragato ricordo.
156
Una luce filtra
una vita passa,
e intanto il posacenere del tempo
raccoglie la tua bellezza
che io nel silenzio vidi ardente,
forte
come l'impero del nulla
che legifera in me.
157
Devo scrivere
anche se nessuno leggerà
perché senza posarmi
nulla assaggerei
del polline
caduto sul mio guscio
ad ogni floreale esplosione
incontrata volando,
concessa da queste ali,
che sono i giorni.
158
Mi sono ferito con un sogno
accarezzando i ricordi
dell'estate
in cui
sui vestiti leggeri e muti
si spandeva monumentale il desidero
di cui era composto
lo spoglio rintocco
del mio cuore fuggiasco
viaggiatore nell'ombra
della tua sognata fantasia.
159
Senza speranze
l'attimo diventa
un eterno rimprovero
che spegne i rintocchi delle campane
lungo la via di festa
e affonda
dove non scappano poi che le bolle
della tua abbandonata e maledetta agonia
quando il tempo invece
disegna
la primavera sui rami degli altri
nei fiduciosi sguardi.
160
Le sterpaglie
dietro la spiaggia mormorano:
"Viens...
viens...
la vie est un rêve
qui porte ton nom
et se termine en toi"
Il sole poi
divenuto siccità
tra quelle arse creature, verdi solo nell'estremità,
dice che anche la fine e' una sinfonia
per le orecchie di chi ha amato tutto,
compresi i fondali
entro cui chino
ha trovato il gusto
per condire il temerario respiro.
161
Anche un mulinello d'acqua
trova la sua ombra
nella fretta che ha
la luce
di leggere ciascuna virgola
del suo poema.
162
Resta ciò che può
delle nostre faticate conchiglie
sul bagnasciuga della vita.
163
L'acqua non c'e'
sul fondale dei ricordi
più io mi addentro
nell'orizzonte altrove.
Tutto e' con me
dentro il sogno
sommerso
dal più nitido bagliore.
164
Ho bevuto la luce
affogando
in un mare di sentieri.
165
La vita si disseta
al caldo
vicino ai fiori
che crescono sul mare
e sfidano le onde
ad esser lo sciabordio
di curve
che acceca ogni bisogno.
Fortuna che ti trovo
segreto mezzogiorno,
fortuna che la vita è
quella promessa di luce
che mi prosciuga.